Caduta dei capelli e carenza di vitamine. La soluzione che può risolvere il problema

Caduta dei capelli e carenza di vitamine. 

La soluzione che può risolvere il problema












Che sia il normale ricambio stagionale, o una caduta più massiccia, trovare i capelli sul cuscino, o nel pettine, è sempre qualcosa che crea preoccupazione. I capelli non sono soltanto la protezione della nostra testa ma, così come il viso, una parte importante della nostra personalità. Vederli cadere, significa spesso perdere sicurezza in noi stessi e nel nostro aspetto, con la conseguenza inevitabile, che lo stress aumenta la perdita. I follicoli piliferi sono delle strutture particolari della pelle, metabolicamente tra le più attive di tutto il corpo. La loro capacità di produrre peli e capelli, può essere influenzata da molti fattori e va a toccare un equilibrio molto delicato e complesso. Come altri disturbi, se non sono conseguenze di patologie, non creano problemi di salute, ma portano comunque molto disagio alla persona.
















Deficit nutrizionali possono influenzare sia la qualità che la capacità di crescita dei capelli. Ad esempio il telogen effluvium acuto, che è la perdita improvvisa di grandi quantità di capelli a partire da un periodo preciso, può essere conseguenza di un improvviso dimagrimento o diminuzione di assunzione di proteine, mentre l’alopecia diffusa, ovvero la perdita diffusa dei capelli, si può manifestare per carenza di vitamina B3. Anche per il telogen effluvium cronico, l'abbondante caduta di capelli senza variazioni stagionali e senza la tendenza alla remissione spontanea, o per l’alopecia androgenica, il diradamento progressivo del cuoio capelluto, o areata, la perdita di capelli a chiazze, si ipotizza una carenza nutrizionale e vitaminica, anche se gli studi sono ancora in atto e di conseguenza ancora non si ha una chiarezza ben definita.




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Partiamo però con una notizia confortante: non siamo soli. La caduta dei capellicoinvolge mediamente il 25% delle donne, e addirittura il 75% degli uomini. Quella meno buona è che le cause, oltre quelle citate sopra, sono molteplici, e nonostante gli studi che da decenni si concentrano su questo problema, scoprirla e curarla richiede molta pazienza e dedizione.










Le principali cause

  • Lo stress

Partiamo dal motivo principale per cui il ricambio naturale dei nostri capelli, dagli 80 ai 100 al giorno, improvvisamente aumenta dopo un periodo particolarmente stressante delle nostra vita. L'effetto viene definito Telogen effluvium, che può alterare l'equilibrio naturale di alcuni follicoli dei capelli, così da causarne poi la morte e la caduta. Passato questo evento però, i capelli ricrescono allo stesso modo e con la stessa densità di prima.

  • Episodi di febbre alta

La febbre, soprattutto molto alta, indebolisce i follicoli piliferi, perché il nostro intero organismo è impegnato a combatte l'infezione in corso. La cosa può avvenire anche a settimane di distanza dopo l'episodio febbrile, è quindi importante ricordarlo, per evitare di trovare altre motivazioni come shampoo sbagliato o tinte per capelli, che non hanno nulla a che vedere, in quella situazione, con la caduta.

  • Cambiamenti di peso

Le diete troppo rigide, magari fatte senza il consulto di un medico o di un nutrizionista, possono provocare la perdita dei capelli, perché il corpo non riceve più in modo adeguato tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno. Una delle sostanze nutritive più importanti per il nostro organismo, sono le proteine, è quindi importante assumerne, attraverso il cibo, la quantità necessaria.


  • Carenza di ferro

Insieme allo stress è una delle cause più frequenti della perdita dei capelli. Può essere dovuto a diversi fattori come diete sbagliate, alimentazione vegetariana o vegana senza il giusto apporto di ferro, o poca assunzione di carne rossa. In tutti questi casi è importante fare analisi periodiche, e in caso intervenire secondo consiglio del medico attraverso il cibo supportato da integratori.


















Carenza di zinco

Anche se il meccanismo di azione non è del tutto noto, si ipotizza che lo zinco, possa regolare la sintesi protteica e la divisione cellulare, controllando l'attività di diversi enzimi coinvolta nella crescita di capelli. Anche una carenza di questo elemento può quindi provocare la caduta.

  • Carenza di selenio

Il selenio è un minerale essenziale che svolge un ruolo di protezione contro danni dati dallo stress ossidativo, e che salvaguarda la morfogenesi (la fase dello sviluppo, ndr) del follicolo pilifero. In uno studio, dove sono stati utilizzati dei ratti, si è visto che una carenza di selenio portava alla crescita del pelo a chiazze, mentre con la totale assenza di questo minerale, si aveva la totale perdita del pelo.












Caduta dei capelli e carenza di vitamine

Vitama D

Ha un ruolo importante nel ciclo proliferativo dei follicoli piliferi. Alcuni studi hanno evidenziato che durante le varie fasi della crescita dei capelli, si ha un aumento dei livelli di concentrazione dei recettori della vitamina D, presenti nella guaina esterna del bulbo pilifero. La carenza è dovuta principalmente alla scarsa esposizione alla luce del sole, dal colore scuro della pelle, dall’obesità, in seguito da interventi di bypass gastrici e a problemi di malassorbimento dei grassi.


















Vitamina A

Racchiude una serie di composti come il retinolo, la retina, l'acido retinoico e i carotenoidi della provitamina A. È dimostrato che questa vitamina alimentare, attiva le cellule staminali del follicolo pilifero, anche se ancora non risulta ben chiaro quali siano i livelli necessari affinché questo complesso meccanismo si attivi.

Acido folico

La carenza di questa sostanza può portare all'anemia megaloblastica e alla caduta dei capelli, anche se non esistono attualmente studi che dimostrano che una integrazione di acido folico porti ad una ricrescita dei capelli.

Aminoacidi e proteine

La carenza di proteine può portare ad un cambiamento nei capelli come l'assottigliamento e la perdita. È stato esaminato il ruolo dell’L-lisina, aminoacido essenziale coinvolto nell’assorbimento del ferro e dello zinco. Si è visto che l'aggiunta di L-lisina associata al ferro, aumenta i livelli di ferritina nelle donne con telogen effluvium acuto, contrariamente all’integrazione del solo ferro.


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